Tornare a essere liberi
Nel linguaggio comune la parola “dipendenza” viene definita come quella condizione per cui una persona si trova nell’impossibilità o nell’incapacità di poter determinare da sola le condizioni della propria vita. Quando dipendi da qualcosa tutto gira intorno ad esse, non riesci a pensare ad altro, inizi a trascurare tutto ciò che ti circonda: famiglia, lavoro, te stesso. E quando ti rendi conto di essere in un circolo vizioso sta a te la scelta di spezzare questa catena. Quando ho capito di essere una pedina, ho deciso di farmi aiutare a riavere arbitrio su di me. Affidandomi a professionisti ho finalmente riconquistato la mia indipensenza. In generale la dipendenza per l’essere umano è una condizione normale per tante cose: acqua, cibo, ossigeno. Quindi la dipendenza non è sempre sinonimo di malattia. Il discorso cambia se si parla di dipendenze malate, di vere e proprie ossessioni, di vere malattie. Alcool, stupefacenti, gioco d’azzardo, sesso, talvolta persino lo sport. Ma quando siamo dipendenti? Quando la tua vita e il tuo stato d’animo dipendono da qualcosa o da qualcuno, tanto da non poterci fare a meno. Cosa si fa in questi casi? Il primo passo è ammettere di avere un problema. Il secondo è chiedere aiuto a uno psicologo o a un Ser.T . Bisogna applicare indicazioni e suggerimenti e con molta buona volontà si può tornare a essere liberi.
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