Cooperativa Sociale l’Aquilone Insieme Onlus
E’ una struttura terapeutico riabilitativa residenziale destinata alla cura delle dipendenze patologiche, in cui l’intervento è personalizzato ed articolato in una serie di proposte terapeutiche individuali o di gruppo; il programma terapeutico è articolato in fasi strutturate per accogliere utenti: 1) il cui inserimento è dettato dal criterio di tempestività, ovvero dall’esigenza di inserire nei tempi più brevi possibili o immediatamente una persona per la quale siano necessarie contenimento, protezione, osservazione terapeutica e diagnosi effettuate in ambiente di tutela, al fine della individuazione del suo più idoneo percorso terapeutico riabilitativo;2) che intendono svolgere il programma di recupero e riabilitativo; e’ una struttura terapeutico riabilitativa destinata a soggetti tossicodipendenti, in cui l’intervento è personalizzato ed articolato in una serie di proposte terapeutiche individuali e di gruppo.3) che hanno terminato la fase di recupero e riabilitativa necessitano pertanto di accompagnamento durante la loro fase di inserimento sociale e lavorativo attraverso attività sociali e formativo lavorative nelle botteghe artigiane gestite dall’Associazione Insieme o in aziende presenti sul territorio.Tale fase potrà essere realizzata anche attraverso l’auto gestione di un appartamento.La comunità ha una capacità recettiva di 40, di cui 30 posti in regime residenziale ( 20 maschi e 10 femmine) e 10 in regime semi-residenziale.
La comunità accoglie donne con problematiche di dipendenze patologiche, mettendo a disposizione, una casa al femminile (con 10 posti) appositamente predisposta per creare un ambiente accogliente di tipo familiare.
L’alcolismo è un disturbo “sistemico” che coinvolge l’individuo, la famiglia ed anche i sistemi altri in cui la persona è inserita; un “fenomeno sociale” di grande rilevanza, spesso, correlato a disturbi fisici, psicologici, psichiatrici e relazionali dell’individuo, nella famiglia e nel sistema sociale e che, non rientra nei comportamenti illegali (marcando una differenza più formale che sostanziale, tra l’alcoldipendenza e la dipendenza da altre sostanze d’abuso. La Comunità di Accoglienza risponde, in modo specifico, a questi bisogni in quanto offre un contesto protetto dove è possibile intervenire a più livelli attraverso gli strumenti specifici della vita di comunità terapeutica e attraverso l’utilizzo di strumenti e tecniche relazionali di natura sociopsicologica ed educativa, con l’obiettivo di favorire l’autonomia, la socializzazione e di migliorare la vita di relazione dell’ospite anche attraverso la condivisione della vita comunitaria e/o svolgimento di un’attività lavorativa, di promuovere le condizioni per la partecipazione continuativa ai gruppi di auto aiuto, forma efficace di cura sperimentata nel trattamento dell’alcolismo. Il servizio vuole essere un luogo di ri-abilitazione nel senso di rendere abile o restituire un diritto o una funzione a una persona, anche in termini di stima e reputazione; un luogo/ambiente dove è possibile intervenire in quelle situazioni dove la dipendenza patologiche non ha trovato soluzioni precedenti. Il programma svolto nel centro pone al centro la persona nella sua totalità, offrendo una proposta terapeutica e riabilitativa individuale e di gruppo, e al nucleo familiare della persona con disagio.
E’ un servizio finalizzato alla costruzione di percorsi personalizzati con l’obiettivo di garantire orientamento ed accompagnamento durante la fase di reinserimento sociale e lavorativo di disagiati, tossicodipendenti ed alcolisti, minori dell’area penale, utenti dei servizi sociale, ecc… Il servizio si avvale anche di un supporto psicologico per gli eventuali aspetti terapeutici, attraverso la realizzazione di programmi di formazione ed avviamento al lavoro tramite l’inserimento in contesti a valenza ergoterapia o realtà aziendali del territorio nell’ambito di accordi predefiniti.E’ gestito da operatori professionalizzati nel settore della mediazione lavorativa (“Operatori dell’Inserimento Lavorativo”), con il supporto di figure specialistiche laddove necessarie, in riferimento alla situazione individuale dell’utente.
Attraverso colloqui individuali, di coppia e familiari, gruppi terapeutici e dove necessario brevi esperienze residenziali, si tendono a migliorare le competenze emotive e relazionali e a smontare i meccanismi di compensazione offerti dal gioco compulsivo.
E’ un servizio che realizza interventi di: informazione, counseling, valutazione, ricerca, presa in carico e progettazione in favore di persone singole, di coppie, di famiglie, di gruppi, per la prevenzione, il sostegno e il recupero di situazioni di disagio.
Le attività di
Formazione sono rivolte sia verso i propri utenti, per facilitare l’ingresso nel mercato dopo la riabilitazione, sia verso i propri dipendenti per incrementare il livello professionale e la qualità dei servizi, sia verso l’esterno per rispondere a specifici fabbisogni formativi del territorio. Le attività di
Orientamento sono
mirate a permettere alle persone che vi si rivolgono di riconoscere e sviluppare le proprie attitudini, capacità e competenze. Metodologicamente lo intendiamo come un processo continuo ed articolato, che inizia fin dalla fase di recupero e reinserimento sociale, finalizzato a mettere il singolo nella condizione di operare scelte consapevoli al fine di esercitare un controllo sulla propria vita e di realizzarsi positivamente ed efficacemente a livello personale, sociale e professionale.
Attraverso tale servizio si sperimenta l’agricoltura sociale, cioè quell’insieme di attività che impiegano le risorse dell’agricoltura, dell’apicoltura e della zootecnia per promuovere azioni terapeutiche, educative, ricreative, di inclusione sociale e lavorativa, rivolto a persone con problematiche di dipendenza, diventando strumento di riappropriazione dell’individuo del proprio ruolo in società da un punto di vista professionale.
Sono laboratori/botteghe utili a sperimentare un’attività lavorativa e formativa, ma anche laboratori di integrazione sociale. Tutti con una valenza terapeutica.
Si rivolge, in particolare, a soggetti con scarsa qualificazione professionale e sensibili problematiche sociali (mancanza di rete familiare, precarietà abitativa, lunga assenza dal mondo del lavoro, assenza di qualsiasi esperienza lavorativa, discontinuità al lavoro, ecc.).
Si coinvolgono nei processi produttivi soggetti “svantaggiati”, per i quali il lavoro può assolvere numerose funzioni, incarnando variegate sfumature la cui gamma parte dalla conquista delle primarie forme di autonomia personale (la cura del sé, il contatto con l’altro sulla postazione lavorativa, ecc.) fino alla piena integrazione sociale ed economica (realizzazione piena di sé, capacità di reddito collegata alla possibilità di programmazione futura).
Nei laboratori/botteghe si sperimentano attività che spesso si fermano sulla soglia di una formazione professionale di primo livello, o su esperienze pre-lavorative o ergoterapeutiche. Le attività vengono realizzate in differenti tipologie produttive:
Bottega del restauro
Bottega del cuoio
Laboratorio serra e giardinaggio
Laboratorio di bigiotteria
Laboratorio musicale
Laboratorio di musicoterapia
Laboratorio teatrale
Laboratorio informatico
Laboratorio sportivo
La bottega Sociale
Laboratorio di cucina
La bottega degli intrecci sociali
Le diverse finalità perseguibili attraverso l’attività lavorativa possono compendiarsi in tre diversi livelli in funzione dell’obiettivo che ci si pone e cioè:
l’ergoterapia : uno strumento a valenza squisitamente terapeutica che viene utilizzato al fine di ricostruire la personalità del soggetto in stato di difficoltà;
il lavoro protetto: ha, invece, lo scopo di abituare la persona all’attività lavorativa;
il lavoro produttivo: mira alla sussistenza ed alla realizzazione dell’individuo.
I laboratori/botteghe hanno una funzione di laboratori protetti e nell’ambito dello svantaggio sociale, auspicando l’innesco di percorsi capaci di agevolare il passaggio tra un livello di lavoro protetto e l’area del lavoro produttivo, i periodi di permanenza, nei laboratori (ma anche nelle botteghe artigiane o in aziende presenti sul territorio), sono disciplinati dai tirocini formativi e lavorativi, che costituiscono una metodologia di integrazione che già da anni trova applicazione e che oggi è disciplinata dalla Legge 196/97 e con D.M. 142/98.
Il Centro Sportivo Sociale “Samia” situato all’interno di Potenza Città Sociale è composto da un campo di calcetto, pallavolo, pallacanestro, e una piccola palestra a cui è possibile accedere gratuitamente con una semplice prenotazione. Da questa primavera (2015) sarà accessibile e accogliente per tutti. Saranno spazi a disposizione principalmente della cittadinanza e di tutti quei ragazzi che non hanno la possibilità di pagare un campetto, ad esempio, di calcetto o di pagare l’iscrizione in palestra. Per l’Associazione Insieme il Centro Sportivo rappresenta un’ importante occasione per aprire le porte del centro al territorio. Porte già aperte su altre attività: cineforum, seminari, corsi di pizzica e tamburello e momenti ludici; porte che lasciano passare storie, risalite, angosce e successi, in una sola parola: vita vissuta.