SOCIALE, SPORT E GRATITUDINE – I campetti dell’Associazione Insieme
Spesso ci si questiona sulle metodologie e sulle azioni da mettere in campo per attività di prevenzione ad ogni forma di disagio. Nella quotidianità come associazione spesso le nostre menti sono occupate non solo in questo ma anche nella possibilità di trasformare il disagio, il problema, l’escluso, in agio, in risorsa, in parte funzionante di una città sociale. Qualche mese fa, gli uomini e le donne che popolano il centro Potenza Città Sociale hanno ben pensato di racchiudere tutte le riflessioni appena fatte in un solo grande progetto sperimentale. Sono state misurate le forze, economiche, di manodopera e di energia vitale, e….”Si può fare!” Il primo passo, dopo aver avuto la certezza che un problema può trasformarsi in risorsa e che, soprattutto, non ci credevano solo noi dell’Associazione Insieme, è stato rimboccarsi subito le maniche. Non è stato facile ripulire i 500 metri quadri di boscaglia che costeggiano le comunità terapeutico-riabilitative: calcinacci, resti di ogni cosa e un’erbaccia tanto folta e alta da non permettere la visione del lungo Basento. Il progetto è consistito nella creazione di un centro sportivo polivalente: calcetto, pallavolo, pallacanestro, e una piccola palestra a cui è possibile accedere gratuitamente con una semplice prenotazione. I lavori sono davvero a buon punto e con l’ausilio del buon tempo per la fine dell’inverno sarà accessibile e accogliente per tutti. “Saranno spazi a disposizione – spiega il direttore del centro Potenza Città Sociale dott. Maggi – principalmente della cittadinanza e di tutti quei ragazzi che non hanno la possibilità di pagare un campetto, ad esempio, di calcetto o di pagare l’iscrizione in palestra. Noi siamo sempre e comunque vicino agli ultimi e quindi a chi non ce la fa ad arrivare a fine mese. E’ un lavoro che fanno principalmente i nostri ragazzi ospiti nel nostro centro. Per la realizzazione dei campetti facciamo raccolte di fondi e soprattutto si siamo autotassati. Un’equipe fatta di addetti ai lavori, operatori sociali e cittadini decideranno per il nuovo centro sportivo un nome che dia il senso dello sport e del sociale. Lo sport è un grande strumento di prevenzione ma soprattutto di socializzazione; ancor di più per noi dell’Associazione Insieme rappresenta la possibilità non solo di recuperare un’area dismessa della nostra struttura ma soprattutto ci offre un’altra importante occasione per aprire le porte del centro al territorio. Porte già aperte su altre attività: cineforum, seminari, corsi di pizzica e tamburello e momenti ludici; porte che lasciano passare storie, risalite, angosce e successi, in una sola parola: vita vissuta. Il desiderio, chiaramente leggibile nelle parole del direttore, è che questi spazi siano abitati da chiunque voglia trovare un tempo sano di divertirsi. Tutti, si, proprio tutti. Si sta, infatti, lavorando sull’abbattimento delle barriere architettoniche per far in modo che chiunque viva una disabilità possa sentirsi a suo agio. Chiaramente si lavora affinchè il centro sportivo sia soprattutto un luogo dove far gareggiare solidarietà, vicinanza, calore, e che a vincere sia sempre una giusta politica sociale.
Dott.ssa Maria Elena BencivengaTrackback dal tuo sito.