Con Malala imbracciamo libri e penne per i diritti

malala

Una bambina , un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”. Queste parole risuonano quasi come un motto, uno slogan, ma soprattutto un nutrimento per chi lotta per i diritti di tutti i bambini e le bambine del mondo. E chi ha avuto la possibilità di conoscere la storia di Malala Yousafzai , studentessa pakistana di 16 anni candidata al Premio Nobel per la pace, o dal suo blog, o dal suo libro “Io sono Malala” non può far altro che “impugnare libri e penne e voler apprendere ed essere addestrata bene nell’uso delle armi della conoscenza”(Malala).

Con voto unanime, l’organo del Parlamento europeo che riunisce tutti i capogruppo ha deciso di conferire a Malala il premio Sakharov, dal nome del dissidente sovietico, che omaggia la libertà di pensiero.

Nota per il suo attivismo nella lotta per i diritti civili e per il diritto allo studio delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat, dove un editto dei talebani ne ha bandito il diritto, già all’età di tredici anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne, e la loro occupazione militare del distretto dello Swat.

Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente ferita alla testa e al collo da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. Il portavoce dei talebani pakistani ha rivendicato la responsabilità dell’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. La ragazza, sopravvissuta all’attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili, è stata in seguito trasferita in un ospedale di Londra che si è offerto di curarla.

Nel luglio successivo parla alle Nazioni Unite: “Sono qui e oggi parlo per tutti coloro che non possono far sentire la propria voce, pensavano che quel proiettile ci avrebbe fatto tacere per sempre, ma hanno fallito”. Mi ha profondamente colpita la storia e lo spirito di Malala, e come terapeuta familiare e come madre mi sono chiesta quale “albero” avesse prodotto questo frutto raro. Ho letto il suo libro con attenzione, da cui perfettamente si evince l’amore per il sapere, e la cultura trasmesso nel Dna a Malala dai suoi genitori, poi, la sicurezza di essere nel giusto e la voglia di battersi per chi voce non ne ha, hanno fatto il resto. Dunque mi sono detta che come genitori, come educatori ma soprattutto come cittadini sociali, in questa Italia che come i Talebani mortifica il diritto allo studio, sedando le giovani menti, abbiamo il dovere di sostenere, i nostri figli “imbracciando insieme a loro libri e penne”. Intorno a noi attendono, spesso invano, piccoli germogli dello spirito di Malala che hanno bisogno di essere sostenuti soprattutto con l’esempio di amore per la cultura, e poco importa se alle pareti delle nostre case sono appesi o no titoli di studio; è necessario sentirsi parte attiva ma soprattutto mente pensante che si questiona sul perché e sul come questa Italia è al punto in cui si trova. Stèphane Hessel nel suo celebre “Indignatevi!” grida che “è necessario che l’indignazione si trasformi in un vero impegno”. Con fermezza e con umiltà aggiungerei: Cominciamo nelle nostre case e con i nostri figli”.

Maria Elena Bencivenga

Condividi!

    Trackback dal tuo sito.

    Lascia un commento

    *

    EQUIPE


    MARIAELENA BENCIVENGA

    MARIAELENA BENCIVENGA

    Presidente
    DOMENICO MAGGI

    DOMENICO MAGGI

    Direttore C.P.I.
    ANGELA BARAGLIA

    ANGELA BARAGLIA

    Operatore
    PIERO GAROFOLI

    PIERO GAROFOLI

    Operatore
    GIANLUCA GUIDA

    GIANLUCA GUIDA

    Operatore
    SABATO ALVINO

    SABATO ALVINO

    Psicologo
    AMEDEO SALVIA

    AMEDEO SALVIA

    Operatore
    FABRIZIO CERBASI

    FABRIZIO CERBASI

    Psicologo
    LETIZIA TOMASIELLO

    LETIZIA TOMASIELLO

    Sociologa
    GIOVANNI PICCINOCCHI

    GIOVANNI PICCINOCCHI

    Operatore
    VINCENZO PIGNONE

    VINCENZO PIGNONE

    Operatore
    FLAVIA SALVIA

    FLAVIA SALVIA

    Resp. Amministrazione
    FRANCESCA LUCIBELLO

    FRANCESCA LUCIBELLO

    Psicologa
    LETIZIA MARTINELLI

    LETIZIA MARTINELLI

    Resp. Segretaria
    FELICIANA FARENGA

    FELICIANA FARENGA

    Educatore
    FABIO STEFANELLI

    FABIO STEFANELLI

    Psicologo
    GIANNOFRIO MASESSA

    GIANNOFRIO MASESSA

    Psichiatra
    Giovanna Nolè

    Giovanna Nolè

    Psicologa
    Adamo Pace

    Adamo Pace

    Operatore
    Indirizzo:
    viale del basento, 102
    85100 Potenza (PZ)
    Telefono:
    0971.601056 – 0971.1800833
    Fax:
    0971.506444
    Cellulare:
    338.9905806
    logo_completo



    Powered by Warp Theme Framework